“È ora che manteniate le vostre promesse”, al via la Youth4Climate a Milano

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a cura di Alessia Giammarco e Federico Brignacca

Al via oggi la Youth4Climate di Milano, l’evento che vuole offrire la possibilità ai giovani di tutto il mondo di formulare proposte contro la crisi climatica che verranno presentate a novembre alla Cop26 di Glasgow. I 400 giovani ambasciatori selezionati prenderanno parte a diversi gruppi di lavoro sui temi principali del cambiamento climatico: ambizione climatica, ripresa sostenibile, coinvolgimento degli attori non governativi e società più consapevole delle sfide climatiche.

Il primo a prendere la parola durante la plenaria introduttiva è stato il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, che ha sottolineato come “il cambiamento climatico e le disuguaglianze globali vadano affrontate come se fossero un’unica emergenza”. Nel suo intervento ha inoltre evidenziato come le 8700 candidature per partecipare in qualità di Youth Ambassador abbiano abbondantemente superato le aspettative. Questi numeri confermano il grande impegno e interesse delle nuove generazioni nel cercare delle soluzioni per combattere il cambiamento climatico.

Le problematiche ambientali sono state il punto focale anche dell’intervento di Patricia Espinosa, segretario esecutivo dell’UNFCCC, la quale ha affermato che i preoccupanti dati del recente report NDC possono migliorare solo attraverso la partecipazione e l’impegno giovanile.

Anche Alok Sharma, presidente della Cop26, ha preso parte da remoto ai saluti istituzionali di apertura. “Molti giovani ritengono che l’umanità sia condannata a morte” ha affermato Sharma nel concludere il suo intervento. Per scongiurare questa tragica sentenza sarà necessario dare maggiore centralità nelle scelte politiche alle idee ambiziose dei giovani.

Una delle parti più attese da tutti i giovani partecipati sono stati gli interventi di Vanessa Nakate e Greta Thunberg, attiviste e icone dell’impegno giovanile in favore dell’ambiente. 

Entrambe le giovanissime ospiti hanno voluto basare i propri interventi su rilevamenti scientifici e fatti recenti. In particolare, Vanessa ha chiesto a gran voce di riconoscere le responsabilità che i Paesi più sviluppati hanno nei confronti dei Paesi più poveri, che sperimentano in prima persona le disastrose conseguenze dei cambiamenti climatici. “L’Africa è responsabile solo del 3% delle emissioni globali, ma subisce comunque l’impatto della crisi climatica” ha affermato. Dopo aver ricordato alcune catastrofi causate dai cambiamenti climatici e che “la distruzione è possibile ovunque”, l’attivista ha chiesto ai leader globali di assumersi ognuno le proprie responsabilità. 

Terminato il proprio intervento con una calorosa standing ovation dei giovani ambasciatori presenti, Nakate si è commossa ed è stata confortata dall’abbraccio di Greta.

Stesso entusiasmo è stato manifestato durante l’intervento di Greta Thunberg. “La crisi climatica è solo un sintomo di una crisi causata dalla disuguaglianza” asserisce l’attivista. La colpa di ciò è da attribuire ai Paesi più sviluppati, che non considerano le popolazioni più povere come proprie eguali. La soluzione per la giovane attivista è una sola, mettere da parte la retorica e agire: “sulla crisi climatica, da parte dei nostri leader sentiamo solo bla bla bla e le emissioni continuano ad aumentare. […] Non possiamo più far decidere al potere cos’è la speranza. La speranza non è qualcosa di passivo, non è un bla bla bla”. 

Avviandosi verso il termine del proprio intervento e della plenaria stessa, Greta Thunberg ha chiesto più volte ai presenti di ripetere insieme a lei lo slogan “Cosa vogliamo? Giustizia climatica. Quando lo vogliamo? Ora”, accendendo ulteriormente gli animi degli Youth Ambassador pronti ad iniziare i lavori.

La giornata è proseguita con il confronto, nei diversi working groups, tra i giovani ambasciatori e alcuni rappresentanti istituzionali e del sapere scientifico.

Nella sede di questo primo “governo dei giovani”, chiamato così dal Ministro Cingolani, si respira un’aria che è un misto tra la gioia di essere qui e poter portare il proprio contributo e, al tempo stesso, la consapevolezza di essere rappresentanti di tutti i giovani del mondo e delle loro istanze. 

Il programma dei lavori dei prossimi giorni è molto fitto, ricco di incontri e confronti, tutti finalizzati al redigere delle proposte concrete che, nella mattinata di giovedì, saranno presentate al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Queste saranno poi consegnate alle istituzioni per essere discusse alla PreCop26 dei prossimi giorni e inserite nell’agenda della COP26 di Glasgow, dove i grandi della terra decideranno del futuro climatico del Pianeta. 

Change the Future seguirà gli incontri della Youth4Climate e quanto accadrà fuori dalla sede di questo evento, per raccontarvi le attese, gli entusiasmi e le riflessioni dei giovani ambasciatori e degli attivisti venuti a Milano per chiedere maggiore serietà sul tema del cambiamento climatico.