Cosa succede se un minore commette un reato?

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In Italia, come in molti altri Paesi, il sistema giudiziario ha un apparato che segue tutti i procedimenti penali a carico di minorenni tramite il Tribunale per i Minorenni. 

Tutto il percorso giudiziario del minore viene seguito e accompagnato, su segnalazione dell’Autorità Giudiziaria, dall’Ufficio di Servizio Sociale per i minorenni (USSM) che ha tra i suoi compiti anche quello di raccogliere gli elementi conoscitivi per l’accertamento della personalità ed elaborare il progetto educativo per il minore con l’attuazione delle misure disposte dal giudice.

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I Servizi minorili residenziali sono un insieme di strutture che si occupano dell’accoglienza di minori con giudizio pendente o in attesa di processo. 

Tra questi vi sono:

– Centri di prima accoglienza (CPA): “accolgono temporaneamente i minorenni fermati, accompagnati o arrestati in flagranza di reato dalle forze dell’ordine su disposizione del Procuratore della Repubblica per i minorenni”; il minore rimane all’interno del CPA fino alla convalida dell’arresto e per un totale massimo di novantasei ore. Dopo l’udienza di convalida il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) può valutare di applicare misure cautelari alternative come la permanenza in casa, la collocazione in comunità o la custodia cautelare.

– Comunità: possono essere ministeriali o di un privato. Esse hanno una grande apertura verso l’ambiente esterno ed è un tipo di misura a cui si ricorre in caso di messa alla prova o con la concessione della misura alternativa di detenzione.

– Istituti penali per i minorenni (IPM): in questi istituti sono eseguite le misure di custodia cautelare e la pena detentiva; sono strutture pensate in modo particolare data la giovane età dell’utenza. Le attività formative e trattamentali sono dirette da una équipe multidisciplinare coordinata da un operatore socioeducativo che si avvale anche di associazioni di volontariato ed Enti che possono permettere esperienze culturali e appunto formative.

L’Amministrazione si avvale anche dei Centri diurni polifunzionali (CDP) che sono dei servizi diurni di accoglienza di minori a rischio devianza o in condizioni di disagio sociale e hanno come scopo quello di offrire attività formative, educative, di studio e anche ludico-ricreative.

Gli ultimi rapporti del Ministero della Giustizia hanno messo in evidenza l’aumento della presenza di “giovani adulti”, ragazzi che hanno compiuto il reato in minore età ma che rimangono in carico ai Servizi minorili fino ai 25 anni. 

I maggiori reati minorili sono contro il patrimonio (furti e rapine) e lesioni personali per quanto riguarda i reati contro la persona. 

Dal 15 agosto 2019 i minori presi in carico dall’USSM sono all’incirca 18.439 in cui vi è una netta prevalenza maschile e più della metà sono giovani adulti.