Pregiudizio e discriminazione: parola a studenti e studentesse

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La FIDAPA ( Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari ) BPW Italy è composta in Italia da circa 10.000 Socie ed aderisce alla Federazione Internazionale IFBPW (International Federation of Business and Professional Women). È articolata in 300 Sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale, raggruppate in 7 Distretti.

La Federazione ha lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari, autonomamente o in collaborazione con altri Enti, Associazioni ed altri soggetti. La FIDAPA è un movimento di opinione indipendente;
non ha scopi di lucro, persegue i suoi obiettivi senza distinzione di etnia, lingua e religione.

La Sezione di Sabaudia, operativa sul territorio cittadino da 14 anni, da sempre sensibile al tema delicato e complesso della violenza di genere, promuove il concorso scolastico “ Libera dalla Violenza”. Giunto quest’anno alla IX Edizione è rivolto ai ragazzi dell’ Istituto Omicomprensivo Giulio Cesare.

L’idea di base è sempre quella di accompagnare gli studenti ad una riflessione approfondita e ad un confronto sul tema della violenza anche in chiave pedagogica e preventiva. E’ diventato questo, un appuntamento immancabile e di importanza fondamentale che ci consente di poter tenere sempre alta l’attenzione in merito. La nostra Federazione ogni anno cerca di
diversificare il concorso , pur mantenendo ben ferma l’attenzione sul tema trattato e calendarizzando numerosi incontri con gli studenti per un confronto e ascolto attivo, invitando psicologi, avvocati , rappresentanti delle forze dell’ordine e operatori del settore di varie associazioni. Questa edizione è dedicata al pregiudizio e discriminazione ( non solo razziale).


Silvia Mizzon

Urla mute

Soccombo all’Ira,
l’Ansia mi vince,
la Paura mi nasconde,
quell’uomo mi costringe.

Ora urlare non posso,
reagire è inutile
paesaggio rosso
orrore futile.

Urla mute,
occhi chiusi,
donne cadute
sotto mille abusi.

Ora mi tormento
nell’eco di quel “TI AMO”
frutto di una gelosia malata
e una crudeltà innata.


Letizia Morrone (3A-LSSA)

Al giorno d’oggi si sente parlare sempre del fenomeno della Discriminazione (distinzione a seguito di un giudizio o una classificazione).

Esistono molte discriminazioni come quella contro l’orientamento sessuale, donne, disabilità, comportamenti, aspetto fisico, religione, nazionalità…

Purtroppo la maggior parte delle persone discriminate ne soffrono perché si sentono diversi da tutti e si chiudono in se stessi, allontanandosi da tutto ciò che li circonda.

Per eliminare questo fenomeno dei gruppi di persone protestano, come per esempio gli omosessuali: si incontrano in piazza per manifestare contro quelle persone che non accettano coloro che amano non seguendo il prototipo “maschio e femmina”.

La discriminazione è un atto scorretto sia per chi discrimina sia per il discriminato perché colui che discrimina ha una mentalità arretrata e non riesce ad accettare qualcosa di nuovo, come per esempio vedere due donne che si tengono per mano; per il discriminato invece è un “attacco” insensato perché non sta facendo nulla di male ma c’è qualcuno (omofobo) a cui da fastidio questo amore ed inizia a insultare.


Simone Giorgi (3A-LSSA)

La discriminazione è uno dei problemi più gravi e complessi che affliggono la società contemporanea, rappresentando una vera e propria violazione dei diritti umani. Essa si basa sulla percezione dell’altro come diverso, e consiste nella prevenzione dell’accesso alle risorse, ai diritti e alle opportunità che dovrebbero essere garantiti a tutti indistintamente.

Ci sono molte forme di discriminazione, tra cui quelle basate su razza, genere, età, orientamento sessuale, religione e disabilità, solo per citarne alcune. Ogni forma di discriminazione implica una mancanza di uguaglianza di trattamento, e spesso le vittime sono costrette a subire una serie di conseguenze negative, come la stigmatizzazione, la marginalizzazione e l’esclusione sociale.

La discriminazione può manifestarsi in modi diversi, ma uno dei più comuni è attraverso l’esplicito rifiuto di certi individui o gruppi per determinate opportunità. Ad esempio, un datore di lavoro che si rifiuta di assumere una persona a causa del suo orientamento sessuale, o un proprietario di una casa che si rifiuta di affittare a una famiglia di colore.

Questo tipo di comportamento è chiaramente discriminatorio e rappresenta una violazione dei diritti umani. Tuttavia, la discriminazione spesso assume anche forme più sottili, come attraverso stereotipi, pregiudizi e atteggiamenti negativi. Ad esempio, un medico che non prende sul
serio le lamentele di un paziente in base alla sua etnia, o un insegnante che presume che una studentessa non possa eccellere in una materia solo perché è una ragazza.

Questi pregiudizi possono influire sulla percezione di una persona e delle sue qualità, influenzando così la sua vita professionale e personale.

Uno dei modi per combattere la discriminazione è attraverso l’educazione e la sensibilizzazione. I bambini dovrebbero essere istruiti fin dalla prima infanzia sugli ideali di uguaglianza e rispetto, allo scopo di diminuire i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti di individui o gruppi. Gli adulti dovrebbero ricevere formazione per approfondire la loro comprensione delle diverse culture e gruppi sociali, contribuendo a ridurre gli stereotipi e i pregiudizi.

Inoltre, le leggi devono essere messe in atto per proteggere le vittime di discriminazione e per punire coloro che commettono discriminazione. Questo può essere fatto attraverso la creazione di leggi e con la loro applicazione rigorosa, in modo tale che chi viene colpito dalla discriminazione possa fare appello ai propri diritti e vedersi tutelato.

In definitiva, la discriminazione rappresenta una grave minaccia per la società e per la stabilità sociale. Combattere la discriminazione richiede un impegno a livello individuale e collettivo, compreso il sostegno a coloro che sono più vulnerabili alla discriminazione e la promozione di un ambiente sociale e culturale maggiormente rispettoso dell’uguaglianza di ciascun individuo.

Il razzismo è la credenza che alcuni gruppi razziali siano superiori ad altri.

Ciò porta all’oppressione, alla discriminazione e al pregiudizio verso gli individui appartenenti a tali gruppi. Questo comportamento danneggia la diversità, l’uguaglianza e i diritti umani. Il razzismo può essere manifestato in varie forme come il linguaggio, la segregazione, la violenza e l’attività politica. L’eliminazione del razzismo richiede un lungo processo educativo e sociale che promuova il rispetto, la tolleranza e l’accettazione della diversità culturale e razziale.

PENSIERO PERSONALE:
La discriminazione è una terribile realtà che ancora oggi affligge la nostra società. La capacità di comprendere le differenze e di rispettare gli individui senza pregiudizi e stereotipi è fondamentale per una convivenza pacifica e costruttiva. In ogni caso, la discriminazione implica un atteggiamento di superiorità o di inferiorità di una persona rispetto a un’altra solo per alcune caratteristiche come sesso, razza, lingua, religione, preferenza sessuale o disabilità. Questi atteggiamenti possono derivare dal tradizionalismo, da pregiudizi storici e da ignoranza culturale e sociale. Tuttavia, attraverso l’istruzione, la comprensione e la promozione di una cultura dell’inclusione, possiamo imparare a rispettare le differenze e a costruire un mondo migliore in cui tutti i individui vengono riconosciuti e valorizzati per ciò che sono e non per ciò che rappresentano.


Kaur Navjot (3A-LSSA)

Il giorno del 1° marzo è celebrato come giorno di discriminazione zero.

Le persone in tutto il mondo affrontano diversi tipi di discriminazione.

Sia le donne che gli uomini subiscono discriminazioni.

Per promuovere l’uguaglianza tra tutte le persone si celebra la giornata della discriminazione zero.

Questa giornata viene celebrata ogni anno con un tema.

Il tema per il 2023 è “salvare vite: depenalizzare”.

C’è molto da sapere su questa giornata poiché la discriminazione è un argomento di preoccupazione.

Il tipo di discriminazione è il genere, la sessualità, l’aspetto fisico, il razzismo, ecc..

I paesi che hanno una percentuale maggiore di razzismo coinvolti sono America, Australia, Ruanda, Israele, Germania, Pakistan, India.

Per evitare questo secondo me bisogna rispettare le culture e le differenze etniche. Sii professionale nel comportamento e nel parlare. Rifiutarsi di avviare, partecipare o tollerare discriminazioni e molestie.

Esempio di discriminazione – Conosco una ragazza che era innamorata di un ragazzo ma era di religione diversa. Quindi, la loro famiglia non ha accettato la loro relazione per 2 anni e poi hanno accettato. Penso che in questi 2 anni abbiano affrontato una grande sfida. È un esempio di discriminazione che ho visto nella realtà.


Angelica Gagliardi (3ALSSA)

“Distinzione operata in seguito a un giudizio o ad una classificazione” è Questa è la definizione di discriminazione, ma perché le persone si limitano solo al significato letterale e non quello che realmente è la discriminazione e quello che provano i diretti interessati contribuendo a generare la disuguaglianza? .

Centinaia, migliaia di persone vengono derise per il loro aspetto fisico, la loro religione, i loro comportamenti fino al punto di essere umiliate e maltrattate aumentando le loro insicurezze. Ciò ha contribuito anche la nascita di molti stereotipi, oggi molto diffusi su qualsiasi caratteristica
della medesima persona. Questa etichetta si combatte fino alla fine se ci fa sembrare inadeguati o se pone l’attenzione su un nostro difetto. Quante volte ho sentito prendere in giro con uno stereotipo: anche a me sinceramente, è capitato dandomi della secchiona ma a me questa cosa non ha mai ferito tanto, invece per molte persone può essere fastidioso. Queste tipologie di discriminazione hanno anche pesanti conseguenze sull’individuo come per esempio un distacco dal mondo sociale, ma produce anche effetti sulla salute mentale e sul benessere psicofisico di chi la subisce.

Oggi tra le distinzioni più diffuse ci sono quelle interessate all’orientamento sessuale e il razzismo. Io non riesco a concepire che ad oggi molte persone devono essere discriminate per le loro origini, culture e per chi amano, inoltre sostengo fortemente che ogni persona debba essere libera e fare ciò che vuole invece di essere limitata da gruppi di persone che si sentono superiori: per fortuna oggi esistono associazioni che contrastano questi episodi.