Botswana

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di Alessia Giammarco e Valentina Ochner

Intro generica

Il Botswana è uno Stato indipendente che si trova nell’entroterra dell’Africa Meridionale. Il nome significa letteralmente “terra di coloro che parlano tswana”, la lingua locale, ma prima del nome attuale era stato chiamato Bechuanaland dai colonizzatori britannici.

Geografia

Il territorio botswano si presenta come un vasto altipiano a circa 1000m s.l.m. di cui circa il 70% è occupato dal deserto Kahlari, che si estende anche in Namibia e Sudafrica, con cui il Paese confina a Ovest e Sud. Il fiume più importante è l’Okavango, che scorre a nord-ovest formando il secondo delta interno più grande del mondo.

Storia

Nel periodo antico in questa zona vivevano gruppi di allevatori-raccoglitori non stazionari che vennero costretti a ritirarsi in zone impervie intorno al XVII secolo, a causa dell’arrivo dei bantu da Nord. Nella seconda metà dell’800 iniziarono ad affluire coloni bianchi provenienti dal Sudafrica, tanto che nel 1885 alla conferenza di Berlino l’attuale Botswana venne dichiarato protettorato britannico.

Dal 1966 entra a far parte del Commonwealth acquistando l’indipendenza di cui ora gode.

Forma di governo

L’organizzazione dello Stato è marcatamente strutturata su un modello britannico bicamerale, dove il potere è diviso tra la Camera dei Capi (riservata ai capi delle tribù e dei gruppi etnici) e la Camera dei Comuni (formata da esponenti dei partiti politici eletti).

Il Presidente detiene poteri abbastanza ampi e fin dall’indipendenza questo ruolo è stato ricoperto da un esponente del Botswana Democratic Party.

Cultura e religione

La popolazione appartiene in gran parte al gruppo etnico bantu (che comprende sia neri, che bianchi anglosassoni, che mulati), ma sono presenti anche minoranze shona e ndebele.

Nonostante la lingua ufficiale del Botswana sia l’inglese, questo è parlato appena dal 2% della popolazione, mentre la stragrande maggioranza parla setswana, che è invece la lingua nazionale secondo la Costituzione dello Stato.

Dal punto di vista religioso i cristiani dominano la scena, con un’ampia maggioranza di protestanti (64% della popolazione) e una minoranza cattolica (7%). Sono presenti anche minoranze indigene (6%) e di altri culti. Il 20% della popolazione si dichiara atea o agnostica.

Economia

L’economia botswana ha avuto un incremento del reddito pro capite tra i più rilevanti al mondo, dato che ha permesso al Botswana di uscire per primo dalla classifica dei Paesi meno sviluppati, stilata dall’ONU. Un ruolo rilevante in questo miglioramento lo ha avuto la graduale diminuzione della dipendenza dall’economia sudafricana, anche grazie all’autostrada transafricana, che ha reso non più obbligato il passaggio per i porti sudafricani.

Le maggiori fonti di reddito del Paese sono l’estrazione di diamanti, l’allevamento e il turismo. Le esportazioni sono per la maggior parte dirette a Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Europea.

Top e flop dell’Agenda 2030

Negli ultimi anni, il governo del Botswana sta promuovendo una moltitudine di progetti in favore dello sviluppo sostenibile. In primo luogo, nel 2017 ha partecipato alle Voluntary National Reviews delle Nazioni Unite, enfatizzando nel proprio rapporto l’impegno in sei obiettivi specifici: SDG 1 – No Poverty; SDG 2 – Zero Hunger; SDG 3 – Good Health and Well-Being; SDG 5 – Gender Equality; SDG 09 – Industry, Innovation and Infrastructure; SDG 17 – Partnerships for the Goals.

Per quanto riguarda l’obiettivo numero cinque, inoltre, il Botswana ha preso parte alla conferenza delle Nazioni Unite di Beijing contro la disuguaglianza di genere (Beijing Platform for Action, 1995) e, nel 2014, ha redatto un rapporto dei progressi e delle criticità durante il ventennio.

Top: Goal 1 – End poverty in all its forms everywhere

Il Botswana sta sperimentando una delle crescite più veloci registrate negli ultimi decenni, arrivando a picchi di crescita rilevanti. Infatti, secondo i dati della Banca Mondiale, dopo aver ottenuto l’indipendenza, il Paese ha raggiunto livelli di crescita annuale del PIL pari al +26,32% nel 1972 e al +19.45 nel 1988, per poi stabilizzarsi +2,97 nel 2019, dopo aver vissuto anche alcuni momenti di crisi. 

Questa crescita economica – sostenuta inoltre da una governance capace, la presenza delle miniere di diamanti e una popolazione relativamente piccola –  ha permesso al Botswana di rientrare negli “upper-middle countries”, con la prospettiva di diventare un Paese ad alto reddito nel 2036. Questi fattori sono inoltre responsabili della diminuzione della percentuale di popolazione che vive sotto la soglia di povertà estrema, pari a $1,90 al giorno; infatti, questa percentuale è calata da 21,13% nel 2010 a 16,06% nel 2020. Anche prendendo la soglia di povertà di $3.20 applicata ai Paesi a medio reddito si nota un calo dal 36,67% nel 2015 al 31,32% nel 2020. Nonostante questi ultimi dati siano ancora insufficienti per un Paese ad “upper-middle income”, si può affermare che il Botswana stia effettuando sforzi significativi per ridurre la povertà nazionale.

Top: Goal 5 – Achieve gender equality and empower all women and girls

In seguito alla conferenza di Beijing, il Botswana ha manifestato il suo interesse nei confronti della lotta alla disuguaglianza di genere implementando diverse misure che stanno attualmente dando i loro frutti. 

Innanzitutto, nell’ultimo ventennio si è assistito a una stabile aumento delle donne lavoratrici. Infatti, la percentuale di donne con un’età superiore ai 15 anni considerabili “economicamente attive” ha visto un aumento importante, passando da 71,74% nel 2000 a 84,37% nel 2019. Oltre che nel campo lavorativo, le donne stanno ottenendo una maggior considerazione anche all’interno del nucleo familiare se si fa riferimento all’aumento di donne che prendono parte alla pianificazione familiare attraverso metodi moderni di contraccezione, pari a +12% tra il 2001 (66,20%) e il 2017 (78,20%). Ulteriore dimostrazione di un assottigliamento della disuguaglianza di genere è il fatto che il  96,84% delle donne oltre il venticinquesimo anno di età abbia ricevuto gli stessi anni di educazione effettuati dai propri coetanei uomini. 

Nonostante questi passi in avanti, la percentuale di donne in Parlamento è ancora molto esigua, attestandosi attorno al 10,77% nel 2020 a fronte di un obiettivo a lungo termine pari al 50%.

Flop: Goal 17 – Strengthen the means of implementation and revitalize the Global Partnership for Sustainable Development

Unico ad essere in peggioramento, il diciassettesimo obiettivo possiede una sola criticità, ossia il consistente calo delle entrate statali misurate come gli incassi di imposte, contributi sociali e altro. Infatti, questo indicatore ha visto un crollo nel corso degli ultimi anni e questo tipo di entrate sono passate dal costituire il 45,54% del PIL nel 2007 a ricoprirne solo il 26,75% nel 2018.

Bisogna tuttavia tenere a mente che questo calo può non essere causato esclusivamente come un fallimento del sistema di redistribuzione statale, ma può anche essere dovuto a scelte politiche o a fattori economici e finanziari che stanno ottenendo un maggior peso nell’influenzare il prodotto di un Paese. D’altro canto, il governo spende solitamente percentuali soddisfacenti di Pil in favore dell’educazione e della sanità pubbliche, avvicinandosi in maniera costante negli anni all’obiettivo posto dall’Agenda 2030, pari al 15% del prodotto interno lordo della nazione.

Oltre a questi fattori, nell’ultimo rapporto il Botswana si dice intenzionato a sfruttare la propria efficienza politica e giuridico-normativa per facilitare sempre più accordi favorevoli allo sviluppo con altri Paesi. In particolare, lo Stato è interessato nello sviluppare una partnership triangolare e Sud-Sud in Africa, in modo tale da favorire lo sviluppo tecnologico e maggiori opportunità di capacity building, ossia per migliorare le capacità degli individui in campo economico, istituzionale e manageriale.

Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Botswana

https://www.worldbank.org/en/country/botswana/overview

https://dashboards.sdgindex.org/profiles/BWA

https://sustainabledevelopment.un.org/content/documents/16397BOTSWANA_VNR.pdf

https://sustainabledevelopment.un.org/content/documents/13016Botswana_review_Beijing20.pdf