Coronavirus

Changethefuture non parlerà di Coronavirus. Ecco perché

› Scritto da

Coronavirus e psicosi sono oramai da settimane “il tema”. L’agenda informativa italiana è concentrata su questa emergenza e la percezione del rischio che ne deriva è a livelli elevati.  Le istituzioni italiane, europee e di altri paesi coinvolti in prima linea hanno da subito intrapreso i protocolli di sicurezza e garantito un’informazione trasparente attraverso i canali comunicativi istituzionali e attraverso gli uffici stampa.

In parallelo il mondo dell’informazione sta seguendo la vicenda Coronavirus riempiendo pagine e palinsesti sulla questione. E in questo scenario stanno prendendo forma i danni collaterali di tale fenomeno. Si sta verificando un sovraccarico informativo spesso inquinato da notizie false e voci non verificate.

La nostra redazione, attenta alla molteplicità delle problematiche della realtà, decide di non seguire l’agenda informativa italiana che mette al centro solo notizie riguardanti il Coronavirus, la cui diffusione sta allarmando l’Italia.

Riteniamo che questa presa di posizione non costituisca una mancanza: il nostro obiettivo è invece includere, a livello di informazione, tutte le realtà e quei fatti che rischierebbero di essere tagliati fuori poiché in una situazione di forte tensione vengono privilegiate le notizie e le voci che hanno la capacità di toccare emozioni comuni e condivise.

Il rischio che si sta correndo è quello di distorcere la percezione degli individui sull’argomento portando le istituzioni dal gestire un problema reale sotto il punto di vista economico, della salute e della sicurezza al dover gestire comportamenti fuorvianti di alcuni cittadini, in primis la discriminazione scaturita dal proliferare di fake news, frutto di una percezione che è stata invalidata dal sovraccarico informativo e dall’allarmismo che mina la ricerca di equilibrio e il lavoro delle istituzioni e delle figure competenti.

Coscienti del momento delicato che sta attraversando il mondo dell’informazione e delle istituzioni in Italia, in questo momento a causa della centralità di un’unica problematica, il nostro intervento si concentrerà su altre storie. La sfida di Change the Future è dare voce a tutte quelle realtà che contribuiscono ogni giorno a ridurre le disuguaglianze e narrare, in tutte le sue sfumature, la grande sfida globale dell’Agenda 2030, un programma d’azione inclusivo di problematiche e obiettivi di natura economica, sociale e ambientale che mira a correggere l’attuale modello di sviluppo insostenibile, e della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza come previsto dall’articolo 24.

Tra i punti dell’Agenda vi è anche il tema della salute perché per conseguire un modello di sviluppo sostenibile è essenziale garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età. Change the Future se ne occuperà ma si allontana dalla narrazione fatta in questi giorni. Le storie che sviluppiamo sono il punto di vista dei giovani, presenti su tutto il territorio nazionale, compresi coloro i quali sono attualmente bloccati a casa per l’emergenza.

Al centro delle narrazioni di questa settimana, così come delle altre, vi saranno l’azione e la voce di noi ragazzi e lo sviluppo della nostra circostanza nella sua complessità.