Un weekend con Internazionale Kids

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Location piene, 9000 presenze e appuntamento rinnovato al 2024: si conclude così la terza edizione di Internazionale Kids a Reggio Emilia, il primo festival di giornalismo per bambine e bambini.

Organizzato dal mensile Internazionale Kids, che ogni mese traduce in italiano il meglio della stampa straniera per bambini dai 7 ai 13 anni, e dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani, la manifestazione ha portato nel cuore della città oltre 40 incontri, tra spettacoli, conferenze, presentazioni di libri e proiezioni, e 24 laboratori pensati per il giovane pubblico.

“Anche la terza edizione di Internazionale Kids a Reggio Emilia taglia il traguardo conclusivo con un’ottima partecipazione di pubblico, che ha risposto da tutta Italia, oltre che dalla nostra città, a proposte vivaci e attraenti, a temi resi interessanti dal loro stesso contenuto e dalla maniera fresca e brillante con cui giornalisti ed esperti li hanno offerti al giovanissimo pubblico – dichiara il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – Internazionale Kids è un punto di riferimento per la diffusione della conoscenza nelle nuove generazioni e per l’educazione, e Reggio Emilia, città dei 100 linguaggi dell’infanzia e del pensiero pedagogico di Loris Malaguzzi, è particolarmente felice di esserne sede. Questo festival si rivela, ogni anno di più, efficace, avvincente e bello per i giovanissimi, e importante per far conoscere stile di vita, luoghi e culture di Reggio Emilia a un pubblico ampio e attento”.

Un programma vasto e a misura di bambine e bambini per stimolare la creatività e il pensiero critico. “Anche quest’anno i Chiostri, il Palazzo dei Musei, i teatri della città e anche lo stadio sono stati invasi da ragazze e ragazzi che hanno fatto domande, cercato risposte, raccontato chi sono – ha detto Annalisa Rabitti, assessora alla Cultura, Marketing territoriale, Pari Opportunità e Città senza Barriere del Comune di Reggio Emilia – Una gita scolastica con 70 ragazzi da Genova ha scelto come meta Reggio Emilia per fare una tre giorni di festival, dopo avere lavorato mesi sugli articoli della rivista. Gente da Roma, da Brescia, Milano e Napoli. Tutto questo fa bene al cuore: famiglie intere sorridenti e felici e Reggio che si dimostra la città dei ragazzi e delle ragazze. Sono orgogliosa di questo e ringrazio tutto lo staff del Comune e di Palazzo Magnani per il lavoro e l’entusiasmo, e ovviamente la redazione di Internazionale Kids, che ormai è di casa a Reggio”.

Al festival di Internazionale Kids si è parlato di femminismo nell’incontro con Jennifer Guerra dedicato alle donne che hanno fatto la storia, durante il laboratorio su corpo e consenso e nell’incontro con CinematograFica dedicato a cinema e parità di genere.

In programma anche l’attualità, dalle migrazioni a quello che sta accadendo in Tunisia, dal grande tema dell’uso dell’intelligenza artificiale fino alla questione della libertà personale e della vita nelle carceri. Tanta attenzione all’ambiente, un tema che coinvolge profondamente bambini e bambine, in questo senso ricordiamo l’incontro con la giovane attivista per il clima, Alice Quattrocchi, ma anche gli incontri, in collaborazione con Eduiren – il settore educational di Iren – con Eleonora Degano, che ha portato la sua rubrica “Consigli per salvare il pianeta” a Reggio Emilia, e con il giornalista ambientale Andrea Vico, che ha condiviso con i ragazzi e le ragazze le sue riflessioni sull’acqua e sulla siccità.

Con la redazione di Change the future, il Movimento giovani per Save the Children e Save the Children, invece, si è parlato di cosa pensano le ragazze e i ragazzi della crisi climatica, e insieme a Chiara Damen, coordinatrice delle politiche e dell’advocacy internazionale di Save the Children, sono stati presentati i risultati di una ricerca che ha raccolto le voci dei giovani sul cambiamento climatico.

Con Remida, poi, le bambine e bambini hanno progettato e realizzato la grafica di una bicicletta ideale con materiali di scarto. Partecipati anche quest’anno gli appuntamenti con i giornalisti di Internazionale Kids che hanno aperto le porte della redazione al pubblico di giovanissimi per scoprire quello che succede dentro un giornale. “Questa terza edizione è stata ancora più ricca, con più eventi, nuovi luoghi e un calendario di incontri che ci ha permesso di trattare temi importanti e far conoscere a bambine e bambini ospiti internazionali – ha detto Alberto Emiletti che insieme a Martina Recchiuti cura il programma di Internazionale Kids a Reggio Emilia – È sempre entusiasmante incontrare lettrici e lettori che arrivano anche da lontano, Bruxelles e Potenza, Napoli e Torino, per citare solo alcune delle città di provenienza del nostro giovane pubblico, ascoltare le loro domande, conoscere i loro punti di vista e assistere alla nascita di nuove amicizie”.

“Tutte le forme di protesta vanno bene?”. A questa domanda hanno provato a rispondere bambini e adulti in una discussione pubblica moderata dal facilitatore Giacomo Petitti di Roreto, grazie al sostegno della fondazione Pianoterra.

Il divulgatore scientifico Amedeo Balbi è stato invece protagonista in un incontro al Mapei Stadium per parlare di stelle, l’intervista è stata seguita da un tour inedito dello stadio, dagli spogliatoi alle tribune, a cura di Generazione S.

Nell’ambito del festival Fotografia Europea, la Fondazione Palazzo Magnani al festival ha portato due laboratori, per fare emergere da bambine e bambini i loro punti di vista davanti alle opere in mostra e per dare vita alle immagini attraverso la tecnica della stop motion.

Sempre di fotografia ha trattato il laboratorio di Reggio Children. Spazio anche alla musica e alla danza con lo spettacolo a cura della Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto e l’incontro con l’attore Giancarlo Commare in collaborazione con la Fondazione I Teatri Reggio Emilia.

Al festival anche l’opera: al teatro Cavallerizza è andata in scena Be Opera!, omaggio alla storia del genere, performance interattiva frutto della collaborazione del tenore Ton Meijer, della soprano Marijje van Stralen e della Dutch National Opera. Ha chiuso la manifestazione la cantante Ditonellapiaga che ha raccontato come si diventa popstar e ha suonato alcuni dei suoi brani. Novità di quest’anno gli incontri dedicati a genitori, formatori e insegnanti.

Nei prossimi giorni su Change the Future troverete il racconto dei redattori e delle redattrici che hanno partecipato al festival.