Gli adolescenti e la violenza (di genere) online

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Adolescenti e violenza online. Nel mondo, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, l’85 per cento delle donne che usano Internet si sentono più libere ma allo stesso tempo il 73% di loro subiscono abusi online.

A livello europeo non esiste una definizione né una legislazione comune per descrivere e regolare la violenza di genere online: questo implica una definizione e una legge diversa per ogni Paesi. Alcuni Stati, come Regno Unito, Francia e Germania, hanno adottato una legislazione che delinea come reato la “pornografia della vendetta”.  

Per violenza di genere online si intende una “continuazione”di quella offline. Come evidenziato dal blog di Save the Children “gli ambienti digitali, come tutti gli aspetti dell’interazione umana, non sono neutri rispetto al genere, piuttosto riproducono le esistenti relazioni di potere già presenti all’interno delle società”.  Ci sono diverse forme di violenza di genere online, cyber stalking, molestie e abusi sul web che danneggiano la reputazione di una ragazza e la diffusione di pornografia non consensuale.

Ci sono pochi dati a riguardo: molti di questi episodi di violenza online non sono denunciati alla polizia, e spesso, quando riportati, non vengono presi in considerazione come gli episodi di violenza nella “vita vera”.

La violenza di genere online è un fenomeno che riguarda una donna su tre, ed è stimato che una donna su dieci abbia subito una forma di cyber violenza dall’età di 15 anni(*).  

Se la violenza contro donne e ragazze non è tollerabile in nessun caso e nessun luogo, tanto meno possiamo accettare la violenza online per la quale la classe governativa dovrebbe prendere provvedimenti. Il fenomeno è sempre più frequente a causa della diffusione degli smartphone fra i giovani, inoltre attraverso l’utilizzo di internet sugli stessila minaccia può arrivare in qualsiasi momento. La cyber violenza ha anche implicazioni socioeconomiche. Un esempio sono le donne intimidite che, per paura, tendono a usare meno internet, e in un mondo dove l’uso del web significa emancipazione, conoscenza e uso per scopi educativi, ricreativi e lavorativi, la privazione rappresenta un grave danno.

La violenza online influisce diversamente su donne e ragazze rispetto a uomini e ragazzi, le donne connesse al web corrono il rischio di essere molestate online 27 volte di più dei maschi. Èfondamentale una sensibilizzazione di genere, è vitale che internet diventi uno spazio sicuro, rispettoso e incoraggiante per le donne e le ragazze così come per gli uomini e i ragazzi creando una coscienza collettiva. È necessario anche che le compagnie di tecnologia riconoscano che la violenza di genere online sia un comportamento da criminalizzare, e promuovano applicazioni e programmi sensibili al genere.

Ciò che accade online si ripercuote anche sulla vita al di fuori di internet, l’abuso online è sopraffazione, con vere ripercussioni e conseguenze sulla vita delle persone. Nonvogliamo essere vittime, vogliamo essere rispettate e considerare il digitale una forma di inclusione sociale, di crescita e conoscenza.

(*) Dato preso dal rapporto (scaricabile gratuitamente) dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) “Violenza virtuale contro le donne e le ragazze”.

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