I social network al tempo del Coronavirus

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Tra il 12 e il 15 marzo, gli italiani hanno usato l’hashtag #iorestoacasa 243,2K volte, l’hashtag #coronavirus 120,5K e #andràtuttobene 74,7K volte.  Questi alcuni dei dati rilevati dalla piattaforma Blogmeter, impegnata in questi giorni in una dettagliata analisi sull’utilizzo dei social al tempo del Coronavirus. 

Dall’inizio dell’emergenza, in Italia si è registrato un incremento relativo all’utilizzo dei social del 70%. Le Instagram e Facebook Live views sono duplicate, lo scambio di messaggi è aumentato del 50% e il tempo speso in chiamate di gruppo è aumentato del 1000%.

In un primo momento, questo aveva posto un problema sul fronte rete, tanto da spingere Mark Zuckerberg a interrogarsi sul sovraccarico di dati e sulle necessarie misure da adottare per sostenere un possibile picco. La preoccupazione sembra però essersi affievolita: i server, per ora, sembrano reggere.

Non sorprende questo incremento di accessi al mondo digitale. Le persone, chiuse in casa, cercano il loro scorcio di mondo in una foto su Instagram o in un commento di Facebook. Il mondo e gli amici virtuali tanto screditati nell’era pre-COVID19, adesso sono diventati essenziali per farci sentire meno gli effetti della solitudine e della noia. 

La quarantena ha messo a dura prova tutto il popolo italiano, che però non si è fatto trovare impreparato. Le iniziative sono tante: aperitivo social, karaoke coordinato in tutta Italia, challenges su Instagram e così via. Gli italiani sembrano aver ritrovato la loro tradizionale passione per la cucina, trasformandosi in veri e propri foodbloggers: sui social le discussioni sul lievito sono aumentate del 106% rispetto ai giorni precedenti l’emergenza e gli hashtag #food e #foodporn sono tra i più menzionati.

Tra le attività preferite dagli italiani c’è anche lo sport. In molti svolgono un allenamento alternativo ma non meno efficace grazie alla condivisione di schede di allenamento e work-out da parte di influencer o esperti del campo. 

Anche il semplice relax è diventato oggetto di discussione. Numerosissimi i consigli per una nuova maratona cinematografica, un libro o una nuova playlist.

Centinaia di campagne e raccolte crowdfunding sono state lanciate da vip, aziende e università. Le condivisioni hanno riportato numeri altissimi, permettendo risultati ottimi. Su Instagram è ora disponibile lo sticker per le donazioni: una volta selezionato e inserito in una storia, è possibile visualizzare un elenco di organizzazioni a cui effettuare donazioni.

Nonostante la paura e le tensioni che il Paese sta vivendo, dai commenti e dai tweets si percepisce un forte sentimento di solidarietà e comunità. Lo Sticker “Iorestoacasa” permette di essere aggiunti a una storia condivisa di Instagram che consente di vedere come altre persone stanno vivendo il periodo di quarantena.  

Se da una parte i social si sono dimostrati utili nella battaglia alla solitudine, dall’altra rimangono sempre i principali attori nella diffusione di fake news. La disinformazione è un fenomeno che si nutre di superficialità, che si appella alle reazioni emotive delle persone e che punta alla creazione di vere e proprie storie. I social, da parte loro, costituiscono un habitat naturale per tutto questo.

Le piattaforme, però, stanno iniziando ad adottare misure, concentrando gli sforzi nella divulgazione di notizie in linea con le disposizioni del WHO.

INSTAGRAM – Nella parte iniziale del Feed sono attualmente presenti dei pop-ups che rimandano al sito del WHO. Chi cerca all’interno della piattaforma informazioni sul Coronavirus verrà guidato direttamente alle pagine ufficiali del WHO o dell’OMS. Le informazioni ritenute false dai fact-checker saranno rimosse dalla sezione “esplora”.  False affermazioni e teorie cospiratorie, segnalate dalle organizzazioni sanitarie, verranno eliminate.

FACEBOOK – Oltre a misure simili a quelle effettuate su Instagram, è stato lanciato dalla piattaforma il Coronavirus Information Center, disponibile nel menu dell’applicazione o direttamente all’inizio del feed, per fornire agli utenti notizie utili e informazioni costantemente aggiornate.

TWITTER – Il ministero della Salute ha sottoscritto un accordo con la piattaforma che metterà in evidenza nelle ricerche riguardanti il virus il link ufficiale del Ministero. Analogamente a Facebook e Instagram, Twitter ha deciso di scendere in campo rimuovendo tutti i post fuorvianti o che incoraggiano l’uso di trattamenti di prevenzione non certificati dalle autorità.

WHATSAPP – Da poco è possibile ricevere aggiornamenti sul COVID-19 direttamente dall’organizzazione mondiale della sanità inviando un messaggio al numero +41797818791. Gli aggiornamenti giornalieri includono linee guida per limitare la diffusione del virus e risposte alle domande più comuni. È stato, poi, inserito un numero massimo di volte in cui un messaggio può essere inoltrato così da minimizzare la diffusione di messaggi creati da accounts volti al “mass messaging”.

TELEGRAM – La piattaforma invia notifiche che sollecitano gli utenti a entrare a far parte di canali ufficiali che possiedono informazioni sul virus.  È stato creato un canale speciale che appare come primo risultato nella sezione “cerca” sul Covid-19 e che contiene la lista ufficiale dei canali di Telegram dei ministeri della sanità di vari paesi. 

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